Da molti considerato semplicemente IL GIRADISCHI, qual’è la storia di questo prodotto che ha fatto la storia del giradischi ?
Quando nel 1957 vedeva la luce il primo TD 124, la Thorens, azienda fondata a Saint Croix nel cantone svizzero dello Jura da Hermann Thorens, compiva già la bellezza di 74 anni.
Dopo avere prodotto (dal 1883) oltre 50 milioni di scatole musicali, nel 1902 Thorens introdusse sul mercato il suo primo grammofono.
Da allora Thorens diventò il più autorevole produttore di grammofoni e fornitore di corte di tutto il mondo. I primi modelli si chiamavano “Helvetica”,”Primaphono”, “Popular” e “Splendid”.
Quello che era nato come un giocattolo si è trasformato negli anni in una meraviglia meccanica, raggiungendo clienti di tutte le fasce di reddito.
E Thorens non fu l’unico a beneficiarne. Come forza trainante del progresso tecnologico, l’azienda introdusse, nel 1928, il primo giradischi con azionamento a motore elettrico, seguito dal primo braccio tangenziale. Thorens produsse anche un cutter per la produzione di dischi e dotò i cinema di giradischi professionali.
Ma come ha fatto Thorens a diventare “l’azienda di riferimento dei giradischi”, l’autorità che si rivolge a milioni di appassionati di vinile?
È stato proprio grazie ai leggendari giradischi stereo che Thorens iniziò a collocare nelle case degli appassionati a partire dalla metà degli anni ’60, ed il capostipite di questa dinastia fu proprio il mitico TD 124.
Il modello TD 124, ormai iconico, arriva sul mercato e ottiene rapidamente un grande successo. Si rivolge sia ai professionisti degli studi di radiodiffusione sia agli appassionati di audio domestico che desiderano riprodurre con la massima qualità i nuovi dischi in vinile stereo a lunga riproduzione disponibili nello stesso periodo.
Il modello TD 124 fu prodotto in due versioni fino al 1968 e continua ancora oggi a godere di un’ottima reputazione tra gli appassionati di dischi.
Fu creato con la stessa precisione e cura impiegate nella produzione di famosi orologi svizzeri. Sia nella prima versione color crema che la seconda versione grigia: Il TD 124 era lo status symbol del ricco perfezionista, per il quale nessun altro giradischi sarebbe stato preso in considerazione, questo nonostante agli inizi fosse stato progettato per l’uso professionale, che all’epoca corrispondeva principalmente alle esigenze delle emittenti radiotelevisive.
Per questo motivo, il giradischi era stato progettato per un duro funzionamento continuo, il che spiega in ultima analisi l’alto tasso di sopravvivenza dei circa 90.000 TD 124 prodotti. Molti di essi sono tuttora in funzione. Con una corretta manutenzione, questo lettore è un acquisto per più generazioni. Molti apparecchi sono ora nelle “mani dei nipoti”. Le parti soggette a usura, come il motore, la ruota di frizione o i cuscinetti del piatto, possono essere sostituite se necessario. Se un vecchio TD 124 entra in crisi, è semplicemente a causa dell’olio secco dei cuscinetti o della rottura della fragile cinghia di trasmissione.
Il piatto Thorens è azionato da una combinazione di cinghia e puleggia.
Un freno magnetico, con il quale è possibile regolare finemente la velocità di rotazione del piatto, agisce sulla cinghia di trasmissione molto compatta.
Come tutti i giradischi dell’epoca, anche il TD 124 offriva un totale di quattro velocità.
Oltre alle velocità per singolo e LP di 45 / min e 33 / min, c’è anche una velocità di 16 / min per i dischi a lunga durata utilizzati all’epoca e di 78 / min per i vecchi dischi in gommalacca. Il lettore viene avviato e contemporaneamente viene selezionata la velocità del piatto desiderata tramite l’interruttore rotante posto sulla parte anteriore sinistra del telaio.
In linea con gli standard professionali, il TD 124 veniva prodotto come unità da incasso. Ciò significa che il cliente poteva ordinare il giradischi e poi inserirlo in una console. Anche la scelta del braccio era lasciata ai desideri del cliente. A tale scopo, una basetta in legno fissata all’alloggiamento in metallo leggero con tre viti sulla destra. Il braccio doveva essere installato su questa tavola alla distanza prescritta dall’asse del piatto. Naturalmente, uno specialista si occupava di questo lavoro e vendeva anche apparecchi completi e pronti per l’uso. Quando negli anni ’60 il numero di appassionati di hi-fi aumentò notevolmente, Thorens fornì direttamente giradischi completi. La combinazione tipo della prima versione era con la base in legno 104 ed il braccio Thorens TP-14.
Il cliente aveva libera scelta anche nel modo in cui il lettore poteva veniva sospeso. Di serie, il telaio poteva essere agganciato alla staffa di supporto utilizzando i manicotti di sospensione regolabili in altezza, sia con molle che con grommet in gomma. Tuttavia, esiste anche la possibilità di avvitare saldamente il lettore alla console e quindi di accoppiare saldamente il giradischi a una massa pesante, come ad esempio un telaio in legno massiccio. I giradischi Thorens più recenti, con il loro sottotelaio in lamiera d’acciaio sospeso su molle morbide, seguivano il principio del disaccoppiamento delle vibrazioni più sensibile possibile.
Un’altra combinazione tipica per l’uso domestico degli anni ’60 era l’abbinamento al braccio inglese SME 3009. All’epoca costava più di 1.000 marchi, ma questa combinazione rappresentava un desiderio principesco nei circoli dei veri amanti dei dischi. E questo è vero ancora oggi. Con una configurazione di sistema appropriata che includa un fonorivelatore di alta qualità, anche mezzo secolo dopo l’interruzione della produzione del giradischi, l’oro nero (vinile) può ancora essere gustato ad alto livello.
Il TD 124 fu costruito dal 1957 al 1967. Le scorte rimanenti continuarono a essere consegnate fino al 1968. Dal 1965, la versione TD 124 / II fu disponibile con una sospensione del motore migliorata e un design minimamente modernizzato nei dettagli del supporto del giradischi e degli interruttori di controllo. Inoltre, il telaio della versione mk2 era verniciato in un colore grigio neutro.
Potete visionare questo giradischi mitico presso la nostra showroom.
